Atlante Arte Contemporanea 2021
Da: Atlante dell’arte contemporanea 2021 Ed. De Agostini […] Da un punto di vista prevalentemente tecnico, l’attenzione ricade sulla manifestazione visiva della luce, le cui gradazioni, dalle sfumature vitree, sono accostabili ai rosoni delle cattedrali gotiche. La ricerca speculativa dell’impianto luministico, rimanda ancora una volta all’architettura, in particolare alle rifrangenze materiche dello spagnolo Antoni Gaudì. Evidente sia a Parc Guell ma soprattutto nella facciata della Casa Battlo, il luccichio solare investe la superficie liscia e lucida delle mattonelle, generando movimenti armonici ed equilibrati, dai quali il nostro ha tratto un’elegante reinterpretazione pittorica. Tratto distintivo della sua produzione sono le fitte composizioni costituite da una complessa trama di figure sferiche che rinviano al cerchio inteso come caposaldo della produzione di Vasilij Kandinskij, ascritta in particolare nel periodo seguente le esperienze del Bauhaus, avvenute negli anni ’20 del Novecento. Sulla scorta delle teorie del moscovita nella fruizione delle scelte cromatiche non occorre tuttavia trascurare, nella produzione del Nostro, gli aspetti di natura psicoanalitica. I colori della tavolozza, secondo la loro appartenenza alle diverse intonazioni calde o fredde, possono essere accostati a suoni e ad elementi naturali, volti a scaturire determinate ”risonanze sensibili” nella percezione visiva. La forza prorompente dei gialli, dalle sfumature auree, richiamano in un primo momento il sole ma anche gli sfondi dorati del viennese Gustav Klimt, artista con il quale il Sauto condivide l’intelaiatura compositiva realizzata minuziosamente con cerchi e figure spiraleggianti., accostabili all’apparato decorativo del celebre Ritratto di Adele Bloch-Bauer I del 1907. Tuttavia è nell’uso dei blu che l’artista siciliano si dimostra in grado di catapultare l’osservatore in un piano astrale di travolgente energia comunicativa. Traendo ispirazione dai mirabili litorali della sua terra natia le sfumature bluastre richiamano l’uomo verso l’infinito mediante un colore profondo e freddo capace di sviluppare l’elemento della quiete. La semiotica astrattista di Lillo Sauto riflette un’indole volitiva e passionale, un amore per la vita dai moti quasi fanciulleschi tradotti in una pittura visionaria, che partendo dal mondo sensibile si sposta in maniera perentoria verso il fantastico, ponendo oggetti reali in una dimensione dai riscontri iperuranici
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